Qualità dell’aria, cosa fare per migliorarla negli spazi chiusi

La scarsa ventilazione degli ambienti chiusi influisce negativamente sulla qualità dell’aria. E respirare aria viziata significa esporsi a malattie e malessere psicofisico.

La cattiva qualità dell’aria comporta alte concentrazioni di contaminanti, un tasso nocivo di umidità e disagio dovuto a temperatura percepite spesso al limite della sopportazione.

Vmc aria viziata - www.081.it
Ventilazione meccanica controllata (fonte: Pxhere)

Troppa anidride carbonica e poca o cattiva ventilazione influiscono dunque sul benessere fisico e mentale dei soggetti. Inoltre è provato che l’aria viziata espone a concentrazioni preoccupanti di inquinanti di tipo chimico-fisico. Non solo l’anidride carbonica, ma anche le polveri sottili, i pollini, le muffe e altri composti organici volatili. Inoltre, l’ambiente chiuso rende più facile la trasmissione di virus, batteri e agenti patogeni naturalmente presenti nell’aria.

Areare i locali e cambiare l’aria di uno spazio chiuso è la prima regola per evitare tutti questi pericoli. Ma non sempre è possibile poter godere di finestre o condotte di aerazione funzionali.

Quando non ci sono le finestre bisogna allora dotare gli ambienti di dispositivi in grado di fornire il giusto ricambio di aria.

Qualità dell’aria al chiuso, come migliorarla

Non sempre si considera quanto la qualità dell’aria che si respira fra le mura domestiche o sul lavoro sia importante per la salute. Ma la giusta ventilazione all’interno degli ambienti chiusi va valutata, organizzata e curata da professionisti e attraverso specifiche tecnologie di trattamento aria. Solo in questo modo garantiscono è possibile abitare in piena sicurezza un ambiente chiuso.

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Ricambio d’aria (fonte: Pixabay)

Molte volte, le finestre, anche se ci sono, devono stare chiuse, perché fuori dall’ambiente chiuso sussiste una grave situazione di inquinamento determinato dalla presenza di troppe automobili o da impianti industriali e termici. L’ambiente chiuso può essere inserito in un contesto di contaminazione da sostanze come carbonio, ossidi di azoto, ozono, monossido di azoto, zolfo.

Oppure, se lo spazio chiuso è un luogo di lavoro, può essere pieno di fumi di oli esausti, vernici, formaldeide e altre sostanze nocive. Tutti elementi che peggiorano la qualità dell’aria.

La soluzione migliore è sempre quella di adottare sistemi di climatizzazione radiante che possono anche essere integrati in pavimenti, o sui soffitti o nelle pareti. Questi sistemi, spesso presenti in uffici e fabbriche, possono trovare spazio anche in appartamento. Oltre a essere molto funzionali, hanno anche alta efficienza energetica e non producono movimenti di aria e di polvere.

Quando si parla di un impianto VMC si intende quindi un sistema per la ventilazione meccanica controllata, cioè una o più macchine che sonoconcepite per il ricambio continuo dell’aria in casa. Il costo? Si va da strumenti da pochi centinaia di euro a sistemi di decine di migliaia di euro.

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Fra le tecnologie più avanzate ci sono poi i sistemi dotati di filtri Epa, che distruggono batteri e virus. Molti sistemi di climatizzatore sono anche in grado di migliorare la composizione dell’aria mentre gestiscono le temperature e rendono più sicura e gradevole la permanenza in una stanza.

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