Il presepe non racconta la verità: ecco come fu il vero Natale

Ogni anno arriva il Natale e facciamo il presepe nelle nostre case, ma la scena che rappresentiamo come ci ha insegnato la tradizione potrebbe non essere molto fedele al primo Natale.

Ovviamente tutto è intriso dalla tradizione. Se pensiamo al fatto che fosse proprio il mese di dicembre, in una notte fredda dell’anno zero o anno uno e poi la grotta, l’asinello, il bue e la cometa come guida. Tutto molto improbabile, coincidenze davvero difficili perché potessero tutte insieme verificarsi.

Presepe di Natale (pixabay) 081.it 181222
Presepe di Natale (pixabay)

Ovviamente tutto è intriso dalla tradizione. Se pensiamo al fatto che fosse proprio il mese di dicembre, in una notte fredda dell’anno zero o anno uno e poi la grotta, l’asinello, il bue e la cometa come guida. Tutto molto improbabile, coincidenze davvero difficili perché potessero tutte insieme verificarsi.

Infatti, tutto potrebbe avere una spiegazione intrisa nella più profonda tradizione. Leggende che sono diventate radici fondamentali per volontà degli uomini. Di sicuro ci sono degli aneddoti che trovano però un reale riscontro nella storia.

Come tante cose, anche il presepe e la storia della nascita di Gesù è avvolta dal mistero, dalle leggende e da eventi storici realmente accaduti.

La storia del primo presepe di Natale senza capanna, cometa, asinello e bue

Presepe di Natale (pixabay) 081.it 181222
Presepe di Natale (pixabay)

Più lontana è la storia, gli avvenimenti più è difficile avere fonti affidabili e riscostruire il tutto. Tornando alla vicenda della nascita di Gesù a Betlemme, bisogna dire che innanzitutto le fonti sono davvero scarse circa il luogo. Il Vangelo di Marco e quello di Giovanni nemmeno accennano a questo avvenimento avvenuto a Betlemme. Luca si limita a dare solo qualche piccolo accenno ermetico.

Nel Vangelo i Matteo è possibile rintracciare questa notizia in poche righe: “Gesù nacque a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode”. Inoltre, il fatto che la nascita sia avvenuta a dicembre è davvero molto improbabile, visto che in questo periodo gli uomini non usavano dormire fuori, a causa del freddo e soprattutto nessun bestiame al pascolo poteva esserci, considerando le temperature di allora stimate essere –2,8°!

Secondo i calcoli del docente di Astronomia dell’Università di Sheffield, UK, David Hughes, Gesù sarebbe nato non il 25 dicembre, bensì il 15 settembre.

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Nemmeno della cometa si hanno notizie. Quindi un presepe che volesse rispettare gli accadimenti storici – e quest’ultimi ci sarebbe da dire si baserebbero molto probabilmente riprendendo feste pagane – non dovrebbe avere la grotta, la cometa, il bue, l’asinello e l’effetto neve. Meglio decorare con fiori o foglie autunnali. Ovviamente bisogna prendere tutto con le pinze e considerare che gli uomini di allora pensavano molto al tramandare le notizie nel migliore dei modi (considerando i mezzi che avevano) rispetto a farlo con precisione assoluta in merito ad una corretta e precisa datazione. Questo aspetto rende difficile una ricostruzione efficace dei fatti.

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