Addio allo Spid? Ecco con cosa lo vuole sostituire il Governo Meloni

In queste ore si sta discutendo l’addio allo SPID. Infatti il governo attuale vorrebbe sostituirlo: qual è l’alternativa al vaglio.

Sono diverse le manovre che arriveranno dal prossimo anno da parte del nuovo Governo. Infatti tra queste ci sarebbe anche l’abolizione dello SPID: che cosa potrebbe succedere dal prossimo anno.

Poste Italiane SPID Addio
A breve potrebbe esserci l’addio (Via Facebook)

Tra le tante misure al vaglio del Governo ci sarebbe anche l’addio allo SPID. A parlare di questa misura ci ha pensato Alessio Butti, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’Innovazione tecnologica. Le sue parole hanno sollevato non poche polemiche. Infatti Butti ha affermato: “Cerchiamo di spegnere gradualmente Spid che raccoglie una serie di identità digitali e facilitare l’azione delle nostre imprese e dei cittadini con la Pubblica amministrazione” – sempre il sottosegretario ha concluso – “D’accordo tutti dobbiamo cominciare a spegnere lo Spid e avere la carta d’identità elettronica come unica identità digitale“.

Questa ipotesi è stata avanzata durante l’evento a Roma per i dieci anni di Fratelli d’Italia. Butti ha confermato ciò che già in passato aveva affermato sullo SPID. Infatti il sottosegretario punta nuovamente il dito contro la gestione concessa ai privati. Tra i primi a reagire ci hanno pensato Matteo Renzi e Marianna Madia, che all’epoca dell’introduzione dello Spid erano premier e ministra per la Pubblica Amministrazione. Infatti i due hanno trovato di cattivo gusto la proposta, che segue il balletto definito ‘ridicolo‘ sull’emendamento riguardante il POS. Si chiede quindi un nuovo passo indietro del Governo.

Il Governo pensa all’addio dello Spid: scoppia la polemica

Addio SPID
Nuova polemica sull’ultimo emendamento (via Ansa Foto)

Tutti sapranno che lo SPID è un’identità digitale grazie alla quale i cittadini possono accedere ai servizi online delle Pubbliche amministrazioni per effettuare pagamenti, iscrizioni o accedere a bonus e agevolazioni. Oramai i cittadini che lo posseggono sono oltre 33 milioni. L’alternativa del Governo è quella di affidare tutto alla Carta di identità elettronica (Cie) che non è altro che l’evoluzione della carta d’identità cartacea. Anche questa è stata attivata da circa 32 milioni di persone. Questa può servire anche per l’accesso ai servizi online delle Pubbliche amministrazioni abilitate.

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Al momento per accedere ai servizi online è possibile utilizzare sia la Cie che lo SPID. Per chi accede dal cellulare le differenze sono minime. Mentre invece chi accede tramite Cie da pc deve avere un lettore di smart card. Al momento però non è ancora chiaro cosa Butti intenda con Spegnere lo SPID. Stando al Corriere della Sera l’idea è quella di far convergere Spid e Cie. Vedremo quindi se dal prossimo anno la Carta d’Identità Elettronica avrà più potere rispetto all’identità digitale di Poste Italiane.

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