Serie A, i bidoni del nostro calcio: che fine hanno fatto?

La Serie A è stata sempre un campionato molto importante, nel nostro campionato però sono passati anche alcuni giocatori rivedibili

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Il nostro campionato è uno di quelli più seguiti al Mondo, ovviamente, con le gare che vengono trasmesse in ogni parte del globo. Negli ultimi anni abbiamo visto grandi calciatori calcare i nostri palcoscenici, da Diego Godin a Cristiano Ronaldo, soprattutto quest’ultimo ha portato una ventata di “novità” nel nostro campionato. La Juventus si era accaparrata uno dei due calciatori più forti al Mondo, capace di vincere molteplici palloni d’oro nei suoi anni a Madrid. Per un Cristiano Ronaldo, però, nella nostra Serie A sono passati anche diversi calciatori rivedibili, che magari si sono visti definire “bidoni“, che non hanno lasciato il segno in nessun modo.

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Il primo di coloro che andremo ad analizzare quest’oggi è, senza dubbio, il centrocampista spagnolo Gaizka Mendieta Zabala. L’iberico in Italia ha vestito la maglia della Lazio, arrivò nel 2001 dopo l’addio di Pavel Nedvev, che lasciò un’eredità molto pesante. Mendieta arrivò dal Valencia per 89 milioni di lire, una cifra folle ai tempi, e con grandi aspettative sulle sue spalle. Nella sua avventura con la squadra spagnola mise insieme 231 presenze e 45 gol che portava con grande rispetto nel suo curriculum da calciatore. Arrivato nella Capitale, però, fu un totale fallimento e in 20 presenze in biancoceleste non riuscì a segnare nemmeno un gol, la pubblica piazza lo bollò con l’aggettivo di “bidone”. Oggi Gaizka Mendieta è un disc jockey nella vita, ovviamente una volta lasciato il Mondo del calcio ha cambiato totalmente vita.

Serie A, alcuni bidoni passati dal nostro campionato

Ivan De La Pena
Ivan De La Pena (Ansa Foto)

Curiosamente, sempre la Lazio, è protagonista anche nella carriera di un altro calciatore, Ivan De La Pena. Lo spagnolo ha vissuto due momenti, entrambi dimenticabili facilmente, con la maglia della squadra biancoceleste nel 1998-1999 e poi nel 2001-2002. In questi due momenti ha raccolto con la società capitolina 16 presenze e 0 gol segnati. Secondo alcune voci, oggi, Ivan De La Pena è rimasto nel Mondo del calcio ma senza essere a grandi livelli, lavora nel cosiddetto “sottobosco” del pallone. La passione per questo sport, lo ha portato quindi a dedicare la sua vita, giocando o una volta ritirato, a questo ambiente.

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Queste storie, più o meno divertenti, ci vanno a riconciliare con il mondo del calcio che, troppe volte, è bersagliato anche a causa delle numerose polemiche che si hanno ogni settimana. Questi calciatori, ovviamente, non hanno lasciato un’impronta sul campo con la loro squadra ma, senza dubbio, vengono spesso ricordati.

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