C’è un preciso caso in cui la tua tessera sanitaria potrebbe essere compromessa: la causa rimanda a questa operazione. Ecco quale
Anche la vostra tessera sanitaria potrebbe essere compromessa dopo aver compiuto alcune di queste azioni. Infatti non tutti sanno che così facendo potreste mettere a rischio il vostro documento: cosa evitare.
I vari malware che circolano su Android sono diventati nel mondo dell’informatica illegale quasi una vera e propria arte. Sono infatti sempre di più gli escamotage inventati dai cyber-criminali, soprattutto quando si tratta di Play Store sono stimolati davanti al muro di difficoltà che devono superare. Infatti i controlli di Google sono molto stringenti, fatti di analisi e algoritmi di Intelligenza Artificiale molto accurati. In questo caso le app dropper di malware infatti si sono evolute negli anni fino a sfruttare meccanismi molto complessi.
Ovviamente queste applicazioni annose entrano a circolare in luoghi come il Play Store il danno diventa impressionante dal momento che si traduce in milioni di download anche in poche ore. Questo è proprio il caso di un malware abbastanza conosciuto, sharkbot, rinvenuto dai ricercatori di sicurezza Threat Fabric. Infatti questi hanno trovato nel Play Store due app dropper di questo malware, una in particolare molto pericolosa per gli italiani. Tra queste ci sarebbe anche una che metterebbe in pericolo la vostra tessera sanitaria.
Attenzione alla tua Tessera Sanitaria: questi malware la mettono in pericolo
Entrando nel dettaglio le app dropper di Sharkbot sono due, una è “File Manager Small, Lite” mentre l’altra, di particolare interesse per il pubblico italiano è “Codice Fiscale 2022“. Queste applicazione vengono utilizzate per calcolare il codice fiscale di qualsiasi cittadino a partire dai suoi dati anagrafici. Una volta che l’utente inconsapevole avrà scaricato l’applicazione viene richiesto un aggiornamento fasullo che installa all’interno dello smartphone un malware che interferisci con gli istituti bancari della vittima.
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Questo fa uso di overlay di accesso falsi, intercettando SMS per i codici di autenticazione a due fattori e sfruttando funzionalità di keylogging e di furto di cookie. La trovata dei cyber-criminali è effettivamente efficace in quanto viene sfruttata una possibilità ben utilizzata in Italia dal momento che spesso capita di dover calcolare il proprio codice fiscale per fini propri. Con questo metodo gli hacker hanno potuto colpire una grossa fetta di utenza mettendo a rischio non solo i dati anagrafici ma tutto ciò che è presente nello smartphone degli italiani.