Il primo fast food lo hanno inventato gli italiani (e molto tempo fa!)

Il primo fast food della storia non è stato inventato in America ma in Italia, in un’epoca così remota che sembra incredibile quanto l’idea sia simile al moderno McDonald’s!

Questa vicenda dimostra quanto le esigenze delle persone che vivono in città siano sempre uguali, a prescindere dall’epoca storica e delle condizioni in cui vivono.

primo fast food in italia
Altro che americani: il primo fast food fu tutto italiano! (081.it)

Quali sono i motivi che hanno decretato l’estremo successo dei fast food in tutto il mondo? Conosciuto anche come tavola calda, un fast food assicura un servizio rapidissimo, un pasto caldo ma molto veloce e pratico da consumare. Inoltre il fast food è sempre a fronte strada, cioè è facilmente accessibile da tutti i passanti.

Infine, il cibo del fast food si può consumare seduti ma anche in piedi o semplicemente seduti su una panchina, per una pausa pranzo davvero rapida.

Questo modo di consumare il pranzo si inserisce perfettamente nelle esigenze dei cittadini, che conducono una vita frenetica e che spesso pranzano durante una breve pausa dal lavoro.

Ma chi ha avuto per primo l’idea di servire ai clienti pasti caldi e veloci?

Il primo Fast Food è nato in Italia e precisamente a Pompei

fast food pompei
(Fonte: collage dal web)

Prima di venire completamente distrutta dalla disastrosa eruzione del Vesuvio, Pompei era una città grande, popolosa e frenetica.

I suoi abitanti, impegnati in moltissime attività lavorative diverse, trascorrevano in strada gran parte della propria giornata e, quindi, non era affatto inconsueto che consumassero il pranzo “al volo” e senza tornare a casa.

Proprio per soddisfare queste particolari esigenze della popolazione nacquero delle particolari osterie dov’era possibile ordinare ed essere serviti in pochissimo tempo. Il menu ovviamente era piuttosto limitato, ma tutti i cibi erano pronti da consumare e da portar via.

LEGGI ANCHE: Perché diciamo “pronto” quando rispondiamo al telefono?

Le varie pietanze erano conservate in grandi vasi di terracotta “murati” all’interno di un bancone. Esattamente come accade dei moderni fast food, lungo il bancone era illustrato il menu. Ovviamente non c’erano fotografie e grafiche pubblicitarie come le intendiamo oggi, ma il sistema funzionava benissimo lo stesso: i disegni delle pietanze erano dipinte con la tecnica dell’affresco, la stessa con cui si decoravano le bellissime ville dei ricchi.

Passando davanti a queste particolari osterie, chiamate Thermopolia (alla lettera “tavola calda” ) si poteva dare uno sguardo veloce al menu e ordinare un pasto da consumare al volo.

Gestione cookie