Nuovo tetto al contante, cosa sapere per non subire sanzioni nel 2023

A partire dal 1° gennaio 2023 cambia anche il tetto contante. In queste ore sono uscite tutte le norme per non subire sanzioni: cosa fare.

Dal prossimo anno il tetto massimo per pagamenti cash sarà di 4.999 euro, mentre una cifra maggiore potrebbe portare ad una multa. Per rispettare la soglia si potrebbe arrivare ad una scelta mista con il trasferimento di denaro in parte tracciabile ed in parte contanti.

tetto contante
Tutti i dettagli riguardanti la nuova norma (Via Pixabay)

Cambia per la decima volta in 32 anni la soglia massima per i pagamenti in contanti. Infatti dal prossimo 1° gennaio 2023 il limite sale a 5.000 euro, per la precisione a 4.999,99 euro. Questo è un notevole ampliamento rispetto al 2022. Infatti fino all’ultimo giorno di quest’anno il limite massimo era di 1.999 euro. Con delle Faq il Ministero del Tesoro è pronta a risolvere tutti i dubbi dei cittadini sulle nuove regole. Tra i temi maggiormente dibattuti troviamo certamente il perimetro in cui si applica il divieto del trasferimento contante.

Stando alle prime direttive del governo il divieto si applica anche a i trasferimenti di denaro tra “soggetti diversi”. Con questi termini, il legislatore vuol far riferimento a entità giuridiche distinte. La soglia massima per i pagamenti in cash non si può superare per il trasferimento di denaro contante in euro/valuta estera. Inoltre sono vietati dalla nuova norma anche i pagamenti frazionati, cioè quei pagamenti che, divisi con una certa cadenza, superano i 5.000 euro.

Tetto contante, le nuove direttive del Governo: attive dal prossimo anno

Tetto Contante
Tutti i dettagli sulla nuova normativa del Governo (via Pixabay)

Dall’anno prossimo il limite si applica ai trasferimenti di denaro intercorsi tra due società, o tra il socio e la società di cui questi fa parte, o tra società controllata e società controllante, o tra legale rappresentante e socio o tra due società aventi lo stesso amministratore, o ancora tra una ditta individuale e una società, nelle quali le figure del titolare e del rappresentante legale coincidono, per acquisti o vendite, per prestazioni di servizi, per acquisti a titolo di conferimento di capitale, o di pagamento dei dividendi. Infatti il ministero ha spiegato che se si supera il tetto contante saranno sanzionati entrambi i soggetti.

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Mentre per quanto riguarda la possibilità di versare o prelevare contante in banca, il Tesoro ha chiarito che oltre la soglia di 5.000 euro non esiste alcun limite al prelevamento o versamento per cassa in contanti dal proprio conto corrente in quanto tale operatività non si configura come un trasferimento tra soggetti diversi. Quindi è consentito sia versare che prelevare più del limite consentito. Infine bisogna tenere presente che per un pagamento di 7.000 euro, dal 1° gennaio 2023 si potrà pagare una quota in contanti fino a 4.999,99 euro e il resto tramite carta di credito o bonifico. Le multe per chi non rispetta queste norme dovrebbero essere di 1.000 euro per i privati cittadini e tra 3.000 e 15.000 euro per i professionisti.

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