Bollette, cosa succede con la fine del mercato tutelato: futuro tremendo

Per gli italiani il pagamento delle bollette può essere un vero e proprio epilogo, specialmente con la fine del mercato tutelato: il futuro.

Le bollette sono un vero e proprio incubo per gli italiani, specialmente per questo periodo di crisi energetica. Da questo punto di vista il futuro non sembra essere roseo, visto che con la fine del mercato tutelato si rischia un nuovo aumento dei prezzi.

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Cosa comporterà la fine del mercato tutelato per i consumatori? (081.it)

In questo periodo un tema ricorrente è l’aumento del costo delle bollette. Infatti secondo l’ultima indagine dell’Arera, le tariffe sembrano essere lievitate rispetto sul mercato libero di energia e gas rispetto a quelle del mercato tutelato. Sul rapporto ufficiale infatti si legge: “In particolare i contratti a prezzo bloccato, quelli cioè dove le tariffe di luce e gas risultano fissate per un determinato periodo di tempo, appaiono addirittura proibitivi, raggiungendo un costo medio annuo di 5.077 euro a famiglia per il gas (consumo annuo 1.400 smc) e 2.429 euro per l’elettricità (consumo annuo 2.700 kwh)“.

Inoltre non è mancato il confronto tra i dati dei due mercati il divario risulta essere assolutamente abnorme. Infatti secondo il rapporto per un contratto a prezzo fisso il gas costa sul mercato libero in media il 166% in più con una maggiore spesa da +3.173 euro a famiglia; +124% la luce con un aggravio da +1.346 euro annui a nucleo. La forbice si riduce per i contratti a prezzo variabile. Infatti per questa tipologia di bollette il mercato libero costa in media il 23,8% in più del tutelato per il gas, +18,1% la luce. A lanciare l’allarme ci ha pensato il presidente di Assoutenti, che ha chiesto un pronto intervento del Governo.

Bollette, la fine del mercato tutelato manda tutti in crisi: chiesto l’intervento del Governo

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Richiesto l’intervento del Governo (via Ansa Foto)

Sulle bollette quindi Furio Truzzi, presidente di Assoutenti, chiede un pronto intervento del Governo. Infatti il rappresentante ha riportato come i vertici governativi devono assolutamente considerare il divario per tutte le decisioni che adotterà in ambito energetico. Truzzi ha quindi rivelato: “Con l’imminente fine del regime tutelato le famiglie verranno proiettate in un mercato, quello libero, dove le tariffe e le condizioni economiche sono estremamente piu’ svantaggiose, con inevitabili aggravi di spesa“. La speranza è che questo appello arrivi direttamente alla Premier Giorgia Meloni ed ai suoi ministri.

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D’altra parte il Codacons è ottimista “sulle prossime misure del governo volte a fronteggiare l’emergenza energia, a patto che i 30 miliardi di euro. La speranza è che i 30 miliardi annunciati proprio dalla Presidente del Consiglio vengano destinati realmente ad aiutare famiglie e imprese. Il Codacons, infine, chiede un intervento concreto al Governo, nella speranza che si lasci la politica dei bonus a pioggia definita assurda.

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