Pensioni, maxi aumenti da gennaio: per chi e quanti soldi in più

Nel corso del mese di Gennaio 2023 le pensioni degli italiani potranno godere di maxi aumenti: a quanto ammonta il totale per gli interessati

Dall’anno nuovo, gli italiani che usufruiscono della pensione troveranno un grande sorpresa a fine mese. Infatti il governo italiano ha approvato dei maxi aumenti per il sussidio pensionistico: tutti i dettagli.

Pensioni
Tutti i dettagli sull’ultimo grande aumento (Via Facebook)

A partire dal 2023 partiranno degli aumenti maxi per le pensioni degli italiani. La cifra che riceveranno i pensionati passerà dal  minimo di 38 euro netti al mese ad 52 euro netti ed inoltre ci sarà un trattamento da 4mila euro mensili che crescerà di altri 150 euro netti. Dall’anno nuovo quindi scatterà anche una rivalutazione record delle pensioni. Tutto ciò sarà effetto del decreto ministeriale firmato dal ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, con cui gli assegni verranno indicizzati all’andamento dell’inflazione 2022. Nel complesso si parla di un aumento del 7,3%, ma gli unici ad usufruirne a piena forma saranno i titolari di trattamenti fino a 4 volte il minimo Inps, che è di 525,38 euro mensili.

L’aumento sarà di oltre 100 euro per coloro che riceveranno un trattamento da 2.000 euro. La rivalutazione scatterà quindi dopo alcuni decenni ed è calcolata in via provvisoria sulla base della variazione percentuale che si è verificata negli indici dei prezzi al consumo forniti dall’Istat il 3 novembre 2022. La proiezione dei mesi di novembre e dicembre, però, potrebbe essere al di sotto del dato effettivo di fine anno. In questo caso infatti i pensionati potrebbero vedersi arrivare un conguaglio dal 2023.

Pensioni, maxi aumento dal prossimo anno:  scatta la rivalutazione

Pensioni aumenti
Tutti i dettagli riguardanti gli aumenti pensionistici (via Twitter)

Anche durante il 2023 lo schema per l’indicizzazione delle pensioni sarà quello adottato quest’anno. Avremo quindi un adeguamento pieno, al 100%, per gli assegni che arrivano a 4 volte al minimo Inps, fissato in 525,38 euro. Questo adeguamento scenderà al 90% per i trattamenti compresi tra 4 e 5 volte il minimo e al 75% per le pensioni sopra la soglia di 5 volte il minimo. Il Governo ha già fatto chiarezza, con la rivalutazione che sarà applicata all’importo lordo da versare.

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Prentendo in considerazione lo schema di indicizzazione in vigore, gli assegni al minimo dell’Inps (525 euro) beneficeranno di un aumento mensile di 38 euro netti. Ancora più pesante sarà ovviamente la rivalutazione per le pensioni da 1.500 euro lordi, che dovrebbe essere di 110 euro lordi (75 euro netti), e per quelle da 2mila euro (adeguamento da 146 euro lordi che diventano 100 euro netti). Il trattamento da 2.500 euro si dovrebbe irrobustire ogni mese di 180 euro lordi, che diventano 111 netti, mentre una pensione da 4mila euro dovrebbe essere rivalutata di oltre 260 euro lordi, che al netto sarebbero 150 euro netti mensili.

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