Limite contanti aumentato a 5000€, ma ci sono molti paletti: i dettagli

Il Governo Italiano in queste ore ha deciso di aumentare il limite contanti a 5000 euro. Sono tanti però i limiti imposti: tutti i dettagli.

Alla fine il Governo Italiano ha scelto di aumentare il limite dei contanti da poter tenere in portafoglio. La cifra scelta è 5mila euro rispetto ai 10mila iniziali. Sono stati stabiliti però diversi limiti: quali sono.

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Aumentato dal governo il limite dei contanti da portare nel portafoglio (Via Pixabay)

Il decreto aiuti quater ha aumentato ufficialmente il tetto generale al contante che è passato da 2.000 a 5.000 euro. La modifica dell’ultima ora è stata inserita in un quadro più articolato che prevede numerosi altri limiti all’uso delle banconote, dei titoli al portatore e degli assegni bancari e postali. Restano però diversi vincoli legati alla tracciabilità. Infatti resta il tetto a 15mila euro per gli acquisti dei turisti stranieri. Mentre invece un altro limite è la soglia di mille euro per le rimesse di denaro che passano attraverso i money transfer e la cifra, sempre a mille euro, a partire dalla quale gli assegni bancari e postali necessitano della clausola “non trasferibile”.

Inoltre poi sono stati inseriti dei divieti riguardanti l’uso delle banconote in determinati settori. Stiamo quindi parlando di pagamenti effettuati o ricevuti da condomìni, che devono sempre transitare per un conto corrente dedicato. O delle retribuzioni ai lavoratori subordinati che possono essere pagate in contanti allo sportello bancario. Mentre invece scatta a 1000 euro la soglia a partire dalla quale le società e associazioni sportive dilettantistiche devono versare o incassare con mezzi tracciati. Gli obblighi legati alla tracciabilità sono anche legati a degli incentivi fiscali.

Limite contanti aumentato a 5.000 euro: tutte le limitazioni del decreto aiuti quater

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Tutti i dettagli del decreto quater (Via Pixabay)

Come ricordiamo più recentemente, dal 1° gennaio 2020, è stato introdotto l’obbligo di pagamento con mezzi tracciabili (carte, bonifici e così via) delle spese detraibili al 19%, con la sola eccezione dei farmaci e delle prestazioni sanitarie presso strutture pubbliche o accreditate. In pratica non c’è alcuna agevolazione per chi usa i contanti. Inoltre anche nel campo delle detrazioni per le erogazioni liberali sarà valida la stessa regola.

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Mentre tra le misure collaterali che hanno accompagnato la spinta ai pagamenti digitali troviamo anche quelle che hanno esaurito i loro effetti e non sono state rinnovate, come il programma cashback. La lotteria degli scontrini andrà verso una radicale trasformazione. Infine per quanto riguarda le sanzioni, sono scattate dal 30 giugno 2022 dopo che per molti anni l’obbligo del Pos era rimasto privo di penalità. Ora vengono multati gli esercenti e i professionisti che rifiutano di accettare pagamenti tramite Pos con una pena a pagare 30 euro più il 4% della transazione negata. L’unica eccezione è presentata per i tabaccai e dei rivenditori di tabacchi e valori bollati, prevista di recente dall’agenzia delle Dogane.

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