Santo Stefano, perché si festeggia il 26 dicembre: la storia

Il Natale oramai è alle spalle e nella giornata odierna si festeggia Santo Stefano: la storia dietro la festività del 26 dicembre.

Santo Stefano va a concludere le vacanze natalizie. La giornata ci lascia alle spalle il Natale ed in pochi sanno perché si festeggia proprio oggi il Santo riconosciuto come primo martire della Chiesa Cattolica.

Santo Stefano
Perché si festeggia proprio oggi (Via Pexels)

Il Natale è finito ma fino al 6 gennaio è ancora tempo di festività natalizie. Infatti ad allungare di di un giorno le vacanze, giusto il tempo di riprendersi da pranzi e cenoni, c’è la ricorrenza di Santo Stefano. Come tutti sanno durante il 26 dicembre si si celebra il Santo riconosciuto come primo martire della Chiesa Cattolica. Ad oggi non si conoscono le origini ma sembra proprio che Stefano fosse ebreo di nascita.

Inoltre fu proprio lui uno dei primi a convertirsi al Cristianesimo. Alcuni ipotizzano fosse ebreo visto che il suo nome prende il significato di “coronamento“. Venerato sia dalla Chiesa cattolica che da quella ortodossa, è il primo e più importante martire del mondo cristiano, ovvero il primo ad aver dato la vita per testimoniare la propria fede in Cristo e per la diffusione del Vangelo.

Santo Stefano, la sua storia: perché si festeggia il 26 dicembre

Santo Stefano
Un dipinto raffigurante il Santo (Via Wikipedia)

A raccontare la storia di Santo Stefano ci hanno pensato gli apostoli. Infatti secondo il loro racconto negli Atti degli Apostoli, il suo martirio avvenne per lapidazione a Gersualemme intorno al 36 d. C con l’accusa di blasfemia. Proprio a causa di questo motivo il suo attributo sono le pietre della lapidazione. Infatti ad oggi il santo è considerato come il produttore di tagliapietre e muratori. E’ inoltre Santo Patrono di 14 comuni italiani.

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Quindi il Santo viene celebrato il giorno dopo il Natale perché considerato uno dei comites christi, ovvero uno dei più vicini al Figlio di Dio nel suo percorso terreno e primi a testimoniarne la fede attraverso il martirio. Il Santo quindi non viene celebrato a Natale, ma il giorno dopo per la chiesa cattolica e protestante. Mentre invece la chiesa ortodossa lo celebra il 27 dicembre.

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