Lo si trova nei cosmetici, sui vestiti, nei giochi per bambini e in tantissimi altri prodotti come le decorazioni natalizie o per i regali. È il glitter: un pericolo per la salute e l’ambiente.
Di cosa è fatto il glitter? Davvero può essere pericoloso per gli umani e per l’ambiente in generale? Non sono pochi gli studi che mettono in allarme i consumatori sull’uso di questo prodotto.
Il glitter non è altro che è un assortimento di minuscole particelle riflettenti. Sul mercato ce ne sono vari tipi, disponibili in tante forme, dimensioni e colori. Le particelle glitterate riescono a riflettere la luce a diverse angolazioni e in questo modo rendono brillante o luccicante la superficie su cui sono stese.
E all’essere umano è sempre piaciuto brillare! I paleontologi hanno scoperto che gli uomini primitivi si decoravano i volti con frammenti di pietre come la malachite o pezzetti di vetro. Oggi, invece, questo prodotto si ricava da una miscela di alluminio e plastica. Ed è per questo che molti esperti vorrebbero che tale prodotto: in pratica si ha che fare con microplastiche non riciclabili. Dunque è lecito dire che il glitter rappresenti un pericolo per l’ambiente e una seria minaccia per la salute umana.
Ciononostante i consumatori non riescono a fare a meno di cosmetici “sbrilluccicosi”, in grado di rendere il viso e le unghie lucidi o scintillanti. E gli stessi produttori di oggetti vari (da pezzi artistici a giocattoli, da accessori a vestiti) continuano ad abusare di glitter per colorare e strutturare il loro prodotti.
Pericolo glitter: il parere della scienza
Ci sono diversi studi che indicano la potenziale tossicità del prodotto. In quanto composto di microplastiche, il glitter rappresenta un pericolo per la cute umana. Può infatti portare allergie, dar origine a infezioni, scompensi ormonali e finanche tumori.
In più, questi prodotti vengono percepiti da più ricercatori come una delle più serie minacce all’ambiente. Le particelle brillanti fanno insomma male alle acque, dove le microplastiche vengono ingerite dai pesci e inquinano i fondali, e alla terra. Sì, perché, come rivelato da un studio del 2020, le microplastiche possono disperdersi nell’aria e cadere attraverso la pioggia contaminando terreni e cibi che consumati dall’uomo.
Ogni essere umano, cibandosi di vegetali, di pesci e di animali alimentati con foraggio contaminato, ingeriscono almeno cinque grammi ogni settimana di microplastiche. E in questo modo si espone alla comparsa di vari tipi di cancro.
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Quindi, dato che si avvicina il Natale, il consiglio è quello di evitare carta da regalo, pacchetti e sacchetti glitterati. Inoltre, non è proprio il caso di regalare ai bambini trucchi prodotti con queste componenti. Il monitoraggio deve essere messo in campo dai consumatori stessi, perché difficilmente i Governi bloccheranno il prodotto. Il glitter, infatti, costituisce molto meno dell’1% delle microplastiche che inquinano l’ambiente. E anche se è dannoso, da un punto di vista formale appare un male trascurabile.