Reddito di Cittadinanza 2023, è ufficiale: tutte le novità sul sussidio

In fase di cambiamento il Reddito di Cittadinanza 2023, tutte le novità in merito ai nuovi criteri per beneficiarne: è ufficiale, non sarà più come prima. 

Sono state diverse in queste settimane le ipotesi avanzate in merito al Reddito di Cittadinanza 2023. Si è discusso più volte di come sarebbe potuto cambiare, in mano al governo Meloni, il sussidio che supportava con un reddito minimo garantito i cittadini più bisognosi. Una vera e propria misura di contrasto alla povertà, che si traduceva in un sostegno economico oltre che un percorso di indirizzamento nel mondo del lavoro e dell’inclusione sociale.

reddito di cittadinanza 2023
Reddito di Cittadinanza logo (Foto Web)

Sono diversi però, i cambiamenti previsti dalla Manovra 2023, che pone il sussidio in una forma sempre più selettiva per chi ne avrà diritto. Sono principalmente tre le modifiche al Reddito di cittadinanza, che subisce delle variazioni in ambito di tempistiche, requisiti per gli under 29 e “offerta congrua“.

In base alle stime effettuate in sede d’analisi, queste nuove limitazioni dovrebbero portare ad un risparmio di 200 milioni di euro rispetto a prima, che saranno, secondo il governo Meloni, destinati alla messa in atto di altre misure di sostegno finanziario. Vediamo nello specifico a quali cambiamenti si andrà incontro.

Come cambia il Reddito di Cittadinanza nel 2023: requisiti e limitazioni

Reddito di cittadinanza 2023
Reddito di Cittadinanza 2023: i requisiti (Foto Pexels.com)

L’assegno previsto per il Reddito di Cittadinanza nel 2023 riduce, innanzitutto le sue tempistiche. Si passa così, da otto mesi a soli sette mesi di fruizione. Si attua poi ad un’importante scrematura dei cittadini beneficiari basata su un requisito di istruzione.

Tutti i giovani al di sotto dei 29 anni, dovranno aver terminato almeno la scuola dell’obbligo per poter usufruire del contributo economico. Per chi non avesse terminato la suddetta, rimane la possibilità di usufruirne solo se condizionata alla frequenza di un corso di formazione integrativo. Si passa poi, all’ambito lavorativo, dove spariscono le “offerte congrue“.

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Con questa cancellazione i beneficiari tra i 18 e i 59 anni potrebbero dover essere obbligati ad accettare qualunque proposta di lavoro a prescindere dal luogo in cui il posto vacante si trovi. Tuttavia, per il momento, il sottosegretario Claudio Durigon ha specificato che, almeno per il 2023, dovrebbe restare confermato il criterio della “territorialità“.

Per i disoccupati over 60 che hanno esaurito la percezione della Naspi, invece, la Manovra prevede che il Reddito di cittadinanza resti attivo per tutto il corso del 2023. La misura resterà attiva in egual modo per tutto l’anno anche per chi ha minori a carico e per i non occupabili.

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